Il tempo in cui i tecnici salivano sui tetti, peraltro soggetti all’obbligo di ancoraggio – stabile o temporaneo -, è scaduto. La nuova era per i sopralluoghi in altezza vede l’impiego di droni professionali, che, rispetto al passato, hanno introdotto innumerevoli novità.
Questa tecnologia consente infatti di visionare, attraverso fotografie e filmati in alta risoluzione, la condizione delle tegole, i canali di scolo, il colmo del tetto, i volumi tecnici, le canne fumarie, la presenza della rete antipiccione, lo stato delle guaine poste in copertura, i frontalini, le lesioni in facciata. E con grandi vantaggi: i costi sono estremamente ridotti, l’organizzazione del lavoro è rapida, non ci sono fastidi per i condomini e non servono ponteggi, scale, linee di vita e ancoraggi temporanei. Inoltre, le angolature e le prospettive che può restituire il drone non potrebbero essere realizzate da nessun tecnico umano.
Per avvalersi di tale tecnologia è necessario sostenere corsi. Gli operatori Sicurcond appartengono a quel gruppo ristretto nell’ambito edilizio che è riuscito ad ottenere abilitazioni per le attività più complesse, che in gergo vengono definite specializzate e critiche. Il drone, infatti, non è affatto un giocattolo: ha una sua assicurazione rischi e necessita di una particolare modulistica per l’uso.