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PER MIGLIORARE L’IMPATTO SARA’ NECESSARIO COMBINARE INTERVENTI TRAINANTI E TRAINATI

DIVERSI LAVORI SI SOMMANO PER ARRIVARE ALLA VALUTAZIONE DELLA CLASSE ENERGETICA
Considerando i bassi limiti di spesa previsti per i tre nuovi interventi trainanti dell’ecobonus al 110% e che per ottenere il miglioramento della classe energetica dell’edificio o della casa a schiera vanno considerati tutti i lavori green effettuati , oltre che l’eventuale installazione dell’impianto fotovoltaico , la massimizzazione del bonus fiscale potrà essere ottenuta solo dopo un’accurata analisi del budget di spesa dei singoli interventi da pianificare , tenendo conto anche della capacità di assorbimento della detrazione fiscale nei prossimi dieci anni.
Il miglioramento di almeno due classi energetiche , o se ciò non è possibile (ad esempio, per una classificazione iniziale già appena inferiore a quella massima) il conseguimento della classe energetica più alta , dell’edificio o dell’unità immobiliare situata all’interno di case a schiera , è un requisito essenziale per beneficiare del superbonus del 110% sugli interventi dell’ecobonus (che, ricordiamolo, comprendono i tre interventi trainanti).
Ogni intervento , inoltre , deve rispettare i requisiti tecnici minimi dei DM 19 Fbbraio 2007 e 11 Marzo 2008 (che dovrebbero essere aggiornati).
Il miglioramento della classe energetica non deve dipendere solo da uno o più interventi trainanti ma , assieme a questi (che sono comunque necessari , almeno uno) , deve considerare anche : tutti gli altri interventi dell’ecobonus effettuati , diversi da quelli trainanti ; l’eventuale installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo (agevolata al 110%) .
Tutti questi interventi , pertanto, vanno considerati , nel loro complesso, ai fini della valutazione della classe energetica .
Considerando che è sufficiente un solo intervento trainante e che questi hanno limiti bassi , conviene quindi che , dal secondo in poi , si scelga un intervento con le caratteristiche tecniche richieste per l’Ecobonus trainato al 110 per cento .
Ad esempio , se per l’isolamento di una villa unifamiliare sono sufficienti 50mila euro , si potrà considerare questo come intervento trainante .
L’intervento trainato , invece, potrà essere quello relativo alla sostituzione (anche parziale , per l’Articolo 1 , Comma 5 , Decreto 19 febbraio 2007) dell’impianto di climatizzazione invernale con un impianto dotato di caldaie a condensazione di classe A e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione (Articolo 1 , Comma 347, Legge 296/2006).
Questo intervento trainato ha un limite di spesa di 60mila euro , con una detrazione al 110% di 66mila euro , da ripartire in dieci anni (utile per chi ha poca IRPEF ) , e consente anche la sostituzione «parziale» dell’impianto (non obbliga a sostituirlo completamente) , mentre il nuovo intervento trainante similare (Articolo 119 , Comma 1, Lettera c, Dl 34/2020) , prevede un limite di spesa di 30mila euro , con una detrazione al 110% di 33mila euro , da ripartire in cinque anni .
Inoltre , bisognerà attendere il nuovo decreto attuativo del MEF-MISE per conoscere gli eventuali ulteriori requisiti tecnici minimi e se sarà consentita anche la sostituzione parziale dell’impianto .
Viceversa , se per l’isolamento termico la spesa prevista è più elevata di 50mila euro , l’intervento trainato potrà essere quello dell’Articolo 1 , Comma 345, Legge 296/2006, con un limite di spesa di 92.307,69 euro (detrazione di 101.538,50 euro, da ripartire in 10 anni) , mentre per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale ci si dovrà accontentare del nuovo intervento trainante , con un limite di spesa di 30mila euro (detrazione al 110% di 33mila euro, da ripartire in cinque anni) .