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Il fattore tempo si pone con forza per tutti gli interventi che rientrano nel perimetro del 110 per cento.
Ma rischia di essere decisivo soprattutto per il nuovo sismabonus. Se alcuni interventi relativi al superbonus potranno essere impostati in maniera più rapida, non si può dire lo stesso della messa in sicurezza antisismica.  Qui la variabile dei tempi incide molto. Il ragionamento generale è che non si possono dare ricette valide per tutte le situazioni, vista la grande complessità di questo tipo di interventi.  E questo traspare chiaramente le soluzioni sono decine e vanno combinate tra loro per raggiungere un risultato ottimale. A monte, poi, bisogna fare molte valutazioni e passaggi burocratici prima di arrivare alla fase di cantiere: diagnosi preliminare del professionista, assemblee condominiali, preventivi di imprese. Un percorso molto accidentato, insomma. Fatte queste considerazioni, allora, è evidente che i tempi del 110% sono davvero parecchio stretti per consentire di portare a termine una messa in sicurezza antisismica senza problemi: completare il processo entro la fine del 2021 non sarà facile. Anzi, è molto probabile che il tempo alla fine non basti. Anche perché per questi sconti fiscali vale il momento di effettuazione delle spese. Difficile che tutte siano completate nel giro di un anno e mezzo. Una proroga di un anno, allora, servirebbe a coprire molti più interventi di messa in sicurezza antisismica.