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SUPERBONUS ASSEVERAZIONI IN SALITA PER SOLAI E BALCONI

MANCANO LE INDICAZIONI PER ALCUNI INTERVENTI ESCLUSI DAL SISMABONUS

IL PROBLEMA RIGUARDA ANCHE IL RINFORZO E LA SOSTITUZIONE DI TRAVI ORMAI DETERIORATE

Asseverazioni problematiche per alcune opere di messa in sicurezza statica, come il rinforzo di travi e solai o il rifacimento di balconi .

Con possibili effetti negativi anche sulla nuova detrazione fiscale del 110% .

Se parliamo di antisismica e del superbonus, gli incroci delle norme nuove e di quelle ormai consolidate rischiano di creare più di un problema a professionisti e contribuenti nei prossimi mesi , in assenza di chiarimenti .

Le norme sul superbonus (Articolo 119 del DL 34/20) prevedono che l’efficacia degli interventi in termini di riduzione del rischio sismico sia asseverata dai professionisti incaricati della progettazione strutturale, della direzione dei lavori delle strutture e del collaudo statico in base alle indicazioni del DM 58/17 , che è il decreto nel quale è contenuta la classificazione alla base dell’altro strumento attualmente in vigore , il sisma bonus .

Il problema nasce perché il nuovo superbonus ha una portata più ampia rispetto al sismabonus, non solo in termini di valore delle detrazioni .

Il sisma bonus , infatti , riguardava tutte le opere di miglioramento sismico e finiture connesse: si tratta, in sostanza, di opere che migliorano il comportamento dell’edificio e contribuiscono a incrementarne la classe sismica .

Nel perimetro del 110% ci sono , invece, anche opere strutturali che non cambiano o migliorano il comportamento dell’edificio, quindi non mutano la sua classificazione sismica, e che in precedenza rientravano nel vecchio 50% (il bonus ristrutturazione ordinario) .

Qualche esempio consente di capire che si tratta di interventi molto frequenti nella pratica .

C’è la realizzazione di un’apertura in una parete portante , attraverso l’utilizzo di cerchiature .

C’è il rinforzo o la sostituzione di una trave ammalorata. C’è il rinforzo di un campo di solaio che non ha un’adeguata resistenza ai carichi per i quali è stato progettato .

Ma c’è anche il rifacimento di un balcone .

In tutte queste situazioni i tecnici , facendo riferimento al solo DM 58/17 indicato dalle norme sul superbonus, avranno difficoltà a preparare la loro asseverazione. Si tratta, infatti, di casi non previsti da quel decreto .

E questo potrebbe avere conseguenze negative anche sull’ottenimento dello sconto fiscale : l’asseverazione del professionista è , infatti , un requisito essenziale per l’ottenimento del bonus .

Altro aspetto da considerare è la totale perdita della premialità nell’incentivo, perseguita e ottenuta con il sismabonus solo a partire dal 2017 e adesso vanificata nel caso di utilizzo del superbonus al 110%: tutti gli interventi ora incassano lo stesso bonus fiscale, senza distinzioni legate alla classificazione .

Una possibile soluzione , la più semplice , sarebbe quella di richiedere espressamente il passaggio di due classi se si vuole usufruire del superbonus ; l’incentivo rimarrebbe comunque alto in quanto dal 80-85% del sismabonus si passerebbe al 110% del superbonus .

Nel caso non si voglia perseguire questa strada, sarebbe almeno utile legare l’ottenimento del superbonus a una classificazione sismica dell’immobile ; ciò consentirebbe allo Stato di aumentare la conoscenza sul patrimonio edilizio e al cittadino di aumentare la sua consapevolezza e, magari, di decidere di fare un intervento perché ritenuto prioritario per la propria sicurezza e non solo per i bonus fiscali .